...mi trasmette sempre una sensazione strana finire un libro.
Mentre lo leggo non vedo l’ora di finirlo ma quando giungo all'ultima frase, a parte una fugace e piacevole sensazione di rilassatezza e soddisfazione che nasce dal poter chiudere con fragore il libro e bisbigliare: "Oh! L’ho finito!", mi ritrovo a esser triste, perché vorrei che continuasse, vorrei essere ancora trasportato dentro a quel mondo, insieme a quei personaggi; è come dover dare l’addio a persone alle quali mi ero affezionato.
Ovviamente questo vale solo per libri di un certo spessore e Le Benevole di Littell è stato uno di questi.
Mentre lo leggo non vedo l’ora di finirlo ma quando giungo all'ultima frase, a parte una fugace e piacevole sensazione di rilassatezza e soddisfazione che nasce dal poter chiudere con fragore il libro e bisbigliare: "Oh! L’ho finito!", mi ritrovo a esser triste, perché vorrei che continuasse, vorrei essere ancora trasportato dentro a quel mondo, insieme a quei personaggi; è come dover dare l’addio a persone alle quali mi ero affezionato.
Ovviamente questo vale solo per libri di un certo spessore e Le Benevole di Littell è stato uno di questi.