domenica 12 aprile 2015

Josh T. Pearson




Last of the Country Gentlemen - Josh T. Pearson
"Ma chi cazzo è Josh T. Pearson?", vi starete chiedendo in tanti.

Bella domanda e devo ammettere che di preciso non lo so neanch'io...so solo che questo album, a mio avviso, è un piccolo gioiello, un capolavoro assoluto.
Ovvio...vi sono canzoni di oltre dieci minuti, diversi "silenzi", una voce a tratti gorgogliata...ma raggiunge un'intimità viscerale.
Tra l'altro ci vuole anche un discreto coraggio per "sfornare" un album del genere, così lacerante, così personale (sia per i testi - sopratutto per i testi - sia per i "toni")...
...un minimalismo denso, straboccante, che ti mira al cuore e ti lacera...canzoni dove c'è solo (solo?) una voce che mentre ti accarezza ti lascia graffi, accompagnata da una chitarra acustica lieve ma pungente...con alcuni saggi e radi inserti di violino e piano.
E' un album del 2011...ma io l'ho scoperto solo da poco.
Non mi ricordo neanche quando, nè il perchè, approdò nel mio hard disk...so solo che una sera di quest'inverno l'ho fatto partire e m'è rimasto in loop mentre scrivevo...fuori diluviava e scivolai quasi in una dolce ipnosi...quando rinvenni compresi all'istante che mi ero irrimediabilmente innamorato della sua voce, della sua lentezza...della sua dolce malinconia a tratti vagamente furiosa.
Ma capisco che non si tratta di un tipo di musica facilmente apprezzabile...e se cercate il ritornello facile, freschezza, e più che altro spensieratezza...beh, lasciate stare.

A quei pochi che ne avranno voglia, buon ascolto...
...io lo sto ascoltando ormai da diversi mesi, in loop, mentre scrivo, e qualche volta anche mentre leggo.
Ormai fa quasi parte di me: "Last of the Country Gentlemen"
Grazie Josh.
Cliccate qui per i testi tradotti dell'album

Il Signor L.


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