giovedì 22 ottobre 2015

Il grande Bibi




“Tra due esseri umani, a volte, ci può essere un filo d’oro, che li lega in maniera durevole.”, lo disse Jung.
Ma a volte fra esseri umani ci possono essere anche fili spinati. E muri. Che dividono. Muri che dividono città a metà, che separano famiglie.
Ma possono arrivare anche ad esistere vere e proprie prigioni a cielo aperto, come Gaza: la più grande e tremenda prigione a cielo aperto del mondo. Uno spicchio di terra dove quasi ogni giorno è l’11 settembre.

martedì 29 settembre 2015

La favola dell'asino, del vecchio e del figlio


Un vecchio faceva il cammino con il figlio giovinetto. Il padre e il figlio avevano un unico piccolo asinello: a turno venivano portati dall'asino ed alleviavano la fatica del percorso.

giovedì 3 settembre 2015

domenica 23 agosto 2015

Viaggio al termine della notte - Louis Ferdinand Céline





Ho letto “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline.
Un libro cupo, fosco. Ma allo stesso tempo, almeno per me, meraviglioso.
Céline si tuffa a capofitto nelle fogne dell’esistenza, descrivendo certe meschinità umane con una lucidità e uno stile affascinanti, dove l’annichilimento e la comicità - così teneramente a braccetto - pagina dopo pagina diventano una sol cosa, come anima e corpo; ma soprattutto disegna magistralmente la disperazione di un’umanità che sembra senza scampo, col suo ghigno nichilista ci narra di poveri che restano poveri, con quella sua ironia affilata ci narra della vita, questa scheggia di luce che finisce nella notte…ma fondamentalmente sembra volerci dire che la verità di questo mondo è la morte.

lunedì 1 giugno 2015

Eutanasia


Io sinceramente trovo tremendamente ingiusto non offrire la possibilità di suicidarsi a chi non riesce più a farlo con le proprie mani.

venerdì 24 aprile 2015

Le Benevole - Jonathan Littell (e l'Eterno Ritorno)






...mi trasmette sempre una sensazione strana finire un libro.
Mentre lo leggo non vedo l’ora di finirlo ma quando giungo all'ultima frase, a parte una fugace e piacevole sensazione di rilassatezza e soddisfazione che nasce dal poter chiudere con fragore il libro e bisbigliare: "Oh! L’ho finito!", mi ritrovo a esser triste, perché vorrei che continuasse, vorrei essere ancora trasportato dentro a quel mondo, insieme a quei personaggi; è come dover dare l’addio a persone alle quali mi ero affezionato.
Ovviamente questo vale solo per libri di un certo spessore e Le Benevole di Littell è stato uno di questi.

domenica 12 aprile 2015

Josh T. Pearson




Last of the Country Gentlemen - Josh T. Pearson
"Ma chi cazzo è Josh T. Pearson?", vi starete chiedendo in tanti.

lunedì 23 marzo 2015

I have a dream




“Ciò che è essenziale, spesso, è ciò che è invisibile all’occhio.”

mercoledì 18 marzo 2015

Solitudine



Siamo ormai simili a un ammasso di esseri stipati in anguste proprietà private, sempre più minuscole, sempre più ammucchiati, ma sempre più soli; magari siamo legati alla nostra famiglia e abbiamo anche qualche amico, ma c’è sempre più isolamento fra le persone e nella società in generale, tanto che per sentirci meno soli abbiamo bisogno di acquistare cani o altri animali da compagnia che nella migliore delle ipotesi finiremo col trattare come se fossero nostri simili, e nella peggiore delle ipotesi come se fossero divinità da adorare;

martedì 10 marzo 2015

La festa della donna




Sinceramente mi piacerebbe vivere in un mondo dove non ci sia più bisogno della “Festa della donna”... dove in generale non ci sia bisogno di celebrare qualcosa.
Niente contro un mazzolino di mimose, niente contro chi ha voglia di "festeggiare" (o auto-celebrarsi, o semplicemente di ricordare) ma comprendo anche tutte quelle donne e quegli uomini che non hanno alcuna voglia di celebrare questa “festa”.

mercoledì 11 febbraio 2015

Rivoluzione? ... (no Maria, chiudi la busta!)






Vorrei parlarvi di politica senza parlarvi di politica (impresa ardua, me ne rendo conto...sarebbe un po' come volersi lavare le mani senza usare le mani...ma ora vi spiego ciò che intendo dire...)

lunedì 9 febbraio 2015

Every Time - Nefesh


L'attacco è aggressivo, ma non lasciatevi spaventare.
Abbiate il coraggio di proseguire e di ascoltarla tutta.
Lasciatevi prendere per mano dalla melodia successiva...
...perchè anche nel metal può esserci poesia.

domenica 8 febbraio 2015

Lo shopping (feat. Bauman&Dorling)

giovedì 22 gennaio 2015

mercoledì 14 gennaio 2015

Society - Eddie Vedder (Into The Wild)


martedì 13 gennaio 2015

Il più bello dei mari



lunedì 12 gennaio 2015

Could you be loved - Bob Marley



Alcuni testi di Bob Marley sono magnifici (come quello di Coul you be loved ad esempio) e chi lo ascolta solo per fumarsi qualche canna è paragonabile a uno che usa il cazzo solo per pisciare!

domenica 11 gennaio 2015

Il discorso tipico dello schiavo



In questo post io mi limito a suggerirvi "Il discorso tipico dello schiavo" di Silvano Agosti.
Io devo aggiungere ben poco. Anzi, non devo aggiungere proprio niente. Vi lascio con questa piccola perla che tutti dovrebbero leggere.
Buona lettura, ma sopratutto buona riflessione...

sabato 10 gennaio 2015

Anche tu sei Charlie?




L’ha detto anche il profeta Charlie e tutti noi siamo Charlie dopo che hanno ucciso Charlie.
“Il Corano è una merda e non può fermare le pallottole”…questo ha detto Charlie.

venerdì 9 gennaio 2015

Prendi Maalox? Fai attenzione! - SALUTE&BENESSERE



Maalox, perchè non tutti i bruciori di stomaco sono uguali.

giovedì 8 gennaio 2015

Lo sport preferito dagli italiani non è il calcio.



Accendo il tubo catodico.

Primo canale: pubblicità. Di quelle dove un uomo che usa un determinato prodotto conquista donne a iosa. Perché per rimorchiare conta ciò che usiamo, non chi siamo.
Cambio.

mercoledì 7 gennaio 2015

Il Tempo


Quando capiremo che fermarci a guardare un tramonto può valere più di cento euro?
Chi va di fretta, spesso, va di fretta solo perchè se dovesse rallentare si smarrirebbe.

martedì 6 gennaio 2015

Barbara D'Urso - Dichiarazione shock



All’inizio sembrava solo una bufala che rimbalzava in rete, invece sembra che le fonti siano attendibili.

lunedì 5 gennaio 2015

Che cos'è l'amor...



L’amore scorre nel mondo, giocondo, vola sotto forma di brezza e accarezza solo chi si vuol fare accarezzare…l’amore si nasconde dietro a tanti gesti, è custodito dentro a certi sguardi, ma si lascia guardare solo da chi sa guardare…l’amore ha mille forme, è inotropo ma anche rilassante, è invisibile agli occhi ma devastante.
L’amore sta annidato nel difetto.
Innamorarsi dei difetti, quello è amore. 

Time - Pink Floyd

domenica 4 gennaio 2015

Lettera ad un'amica




Sonia.

Sappi che sarai sempre viva, nei miei ricordi.

Ricordi belli e indelebili, che serberò geloso al mio interno.

Sappi che fino a quando sarò vivo io, sarai viva anche tu.

 

Sonia.

Ormai ne sono passati di anni, da quel giorno.

Son successe, e mi son successe, così tante cose, che. Ma ecco. Sappi che comunque, ogni tanto, un pensiero per te ce l’ho sempre, e di solito l’onoro ascoltando “Il Testamento”, canzone che Appino ha voluto dedicare al regista Mario Monicelli, e che io voglio dedicare a te.

 

“E sono certo in pochi possono capire,

ma davvero io son felice di morire.

Ho fatto tutto quello che dovevo fare,

ed ho sbagliato per il gusto di sbagliare,

son stato sveglio quando era meglio dormire,

e ho dormito solo per ricominciare.

Son stato solo tutto il tempo necessario,

a guardare gli altri, non per fare il solitario,

ed ho creduto in tutti per quel che ho potuto,

mi son rialzato sempre dopo esser caduto,

ho preso in giro solo quelli più potenti,

a loro ho preferito sempre i pezzenti.

Me ne son fregato dei giudizi della gente,

nessuno giudica se è un poco intelligente,

ne ho amati molti perché lo volevo fare,

tanti ne ho odiati ma anche loro per amore,

ho preferito Gesù Cristo a suo padre,

anche se entrambi non li voglio al funerale.

Ho scelto tutto quello che volevo fare,

e ho pagato ben contento di pagare,

perché la scelta in fondo è l'unica cosa

che rende questa vita almeno dignitosa

Io ho scelto esattamente tutto quel che sono,

senza la scelta io la vita l'abbandono.

Ho scelto tutto, tutto tranne il mio dolore,

lo ammazzo io, e non c'è niente da capire”

 

 

Sonia.

Sappi che anch’io credo ci sia poco da capire.

C’è solo da accettare, senza giudicare.

Anche se certo. Prima di perderti avrei desiderato abbracciarti, e poi farti ridere come una volta, per l'ultima volta, e chiacchierare ancora un po’, ubriacarci insieme sino a barcollare stonati, per poi aspettare l'alba fumando sigarette sottomarca, comprate in qualche distributore automatico raggranellando spicci da tutte le tasche.

Poi forse ti avrei lasciata andare. Perchè come disse Emil Cioran: “Soltanto gli ottimisti si suicidano, gli ottimisti che non possono più esserlo. Gli altri, non avendo alcuna ragione per vivere, perché dovrebbero averne una per morire?”

 

Sonia.

Non mi manchi. Passano anche mesi senza che ti penso. Ma poi. Mi basta ritrovare una tua foto, o una tua lettera, o un tuo pensiero scritto in qualche mio quaderno universitario, mi basta vedere un Ciao che arranca in salita, prendere una strada contromano, sentir nominare il nome della tua città, o quello di Serrapetrona, o sentire The Passenger di Iggy Pop, e, una fitta, una lacrima, mentre sorrido, un po’ sbilenco.

 

Sonia.

E quando mi capita, di ripensarti, mi torna in mente il giorno del tuo funerale.

Che giorno strano. Quasi tutta la combriccola universitaria riunita, lì, tutti un po’ più vecchi ma sempre uguali, e riuscimmo anche a ridere rivivendo vecchi momenti.

Ma poi al cimitero due lacrime, mi gonfiarono gli occhi mentre un buffo tipo lavorava di cazzuola, due lacrime che non scorderò mai.

Non era la prima volta che entravo in quel cimitero. C’ero già stato. Proprio con te, quando morì tua nonna, e mi fece così strano tornarci non più con te, bensì per te.

Solo due lacrime, che non riuscirono neanche a correre giù nelle guance, rimaste nascoste dietro gli occhiali da sole, due lacrime piccole, timide, ma dense, piene di te.

La prima nacque mentre ripensavo a tutti i bei momenti trascorsi insieme;

la seconda nacque per fare compagnia alla prima, perché da sola no, non ce la poteva fare.

 

Sonia.

E ogni volta che mi capita di ripensarti, tornano. Quelle due lacrime.

Perché lo sai. Ti ho sempre voluta bene, e ho sempre avuto parole buone per te, e dunque parafrasando De Andrè, di gran lunga meglio averti persa, che non averti mai conosciuta.

Che eri folle, amica mia, eri folle. E genuina. E chiunque ti avrebbe voluto bene, con quel tuo sorriso che riempiva le stanze, e le giornate, e che faceva primavera anche d’inverno.

Quindi, mi raccomando, tienimi un posto vicino a te e metti in fresco la birra, che appena ti raggiungerò la prima cosa che vorrò fare, sarà prendermi una bella sbornia con te, cazzo, come ai bei tempi, come quando eravamo giovani, come quando ancora l'orizzonte era distante e il futuro incerto; come quando tutto, ancora, era possibile. Amica mia.



                                                                                                                        Lorenzo


















sabato 3 gennaio 2015

giovedì 1 gennaio 2015

Il mondo dello spettacolo si stringe attorno ad Alessia Marcuzzi

“Non ce la faccio più!”
L’ormai nota conduttrice del Grande Fratello (in volto visibilmente emaciata, pallida) sembra aver pronunciato proprio queste parole durante un “fuori onda”…
…infatti dopo anni e anni in cui ha fatto da testimonial per Activia nello spot in cui la “pancia sorride” è stata ormai sostituita da Shakira. Cambio immagine per Danone? Strategia per una pubblicità più a largo spettro? No. Niente di tutto ciò.