lunedì 29 dicembre 2014

La crisi economica come opportunità (ma non per noi)

















La crisi economica...
…cioè, per anni e anni ci dissero che non esisteva, che non c’era...poi un gran bel giorno ci dissero che era passata, finita; ci dissero che ormai era alle nostre spalle.
Ciò mi creò un po’ di confusione: come fa una cosa che non esiste, a finire?


Come fa una cosa che non c’è, all'improvviso, a essere dietro le mie spalle?
Ciò mi creò anche un po’ d’inquietudine: non è che ci sta dietro le spalle proprio per mettercelo nel culo?
Ma oramai ci siamo abituati...e ci sta dietro, avanti, a destra, a sinistra…ormai la crisi ce l’abbiamo dentro!
Una crisi economica un po’ buffa e un po’ giocherellona, un attimo c’era, poi non c’era più, poco dopo non c’era mai stata, poi stava finendo, infine era solo psicologica, poco dopo era la più grande crisi economica della storia dell’umanità, d’improvviso era finita, ma poco dopo ci dissero: "Finirà presto!", ma si corressero subito: "Ancora un pò di pazienza...durerà ancora qualche altro anno! Dovete ancora sacrificarvi un po’! D’altronde per stare meglio bisogna prima stare peggio!"
E ora ce la teniamo. Quasi che ci fa compagnia la sera prima di addormentarci.
Inoltre è un’ottima scusa per tutto. Qualsiasi cosa non va: è colpa della crisi. Non ci si può far niente.
Se prima ci sfruttavano in cambio di quattro spicci, ora per sfruttarci basta la speranza di quattro spicci.
E fra anni e anni, probabilmente, andremo in giro dicendo: "Ah! Si stava meglio quando c'era la crisi!"
La crisi economica…che buffa però…colpisce sempre quelli che stanno in basso.
Quelli del gruppo Bilderberg ancora non li ho visti fare la carità davanti ai centri commerciali.
Le disgrazie toccano sempre a quelli che stanno laggiù in fondo alla piramide, sono sempre e solo quelli che stanno laggiù a dover nuotare in un mare forza nove di debiti, di bollette, di mutui a tasso variabile, o fisso, o variabile con tetto fisso (che tanto è uguale, i soldi ce li inculano uguale!). Mentre quelli che stanno in alto, comodamente seduti a bordo piscina con un cocktail in mano, ci rassicurano che stanno facendo tutto il possibile per tirarci fuori da quel mare. 
Tutto il possibile. Già.
D’altronde, come dubitare di quei brav’uomini?

Fortuna che ci sono loro che stanno pensando a noi.
Noi dobbiamo solo rilassarci, protestare se non era rigore, richiedere a gran voce la grazia per Corona (che tutti quegli anni non l'hanno dati manco a quelli della Lehman-Brothers, Fuld per intenderci non ha fatto neanche un giorno di galera!), postare le frasi del Papa, votare per chi vogliamo che esca dal Grande Fratello e indignarci se pagano profumatamente Benigni. 
A tutto il resto ci pensano loro.
Che le prime a essere state salvate dai governi a suon di trilioni di dollari (senza nessun vincolo su come avrebbero poi utilizzato quei soldi, anche se erano soldi del popolo) sono state le banche...che sono state tra le maggiori cause della crisi stessa.
Ma noi non dobbiamo pensare a questo, noi dobbiamo solo restare poveri e tranquilli...che vivremo tendenzialmente infelici e sfruttati.
Ma sopratutto, come dicono spesso i nostri saggi politicanti, dobbiamo innamorarci della crisi e viverla come una splendida opportunità.
...
Si, certo...come una splendida opportunità per mandarli affanculo!



Il Signor L.



Nessun commento:

Posta un commento